Rughe: tutta colpa della disidratazione

Il tempo che avanza sui nostri volti lascia dietro di sé un solco ben definito: si chiama ruga, e più quel tempo passa, più ne siamo o ne saremo cosparsi.

Rughe

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C’è chi ritiene che questo fenomeno dipenda dai movimenti ripetuti dei muscoli facciali, e chi ritiene che invece dipenda dal degradarsi del collagene dovuto all’età: entrambi hanno ragione, ma non individuano il punto focale della questione.

Quel punto, secondo un nuovo studio sul tema, è l’acqua. A portare avanti questa tesi, i ricercatori dell’Università inglese di Southampton, che hanno collaborato agli studi insieme agli esperti dell’università sudafricana di Cape Town e dell’ateneo statunitense di Stanford.

La ricerca si è avvalsa di modelli computerizzati in grado di ricreare tridimensionalmente modelli perfetti di rughe della pelle. Si è potuto così constatare che con la diminuzione dell’umidità dell’ambiente esterno, lo strato periferico della pelle (costituito da cellule morte legate da lipidi), si secca, diventa meno elastico. A quel punto le micro rughe già presenti sulla superficie del viso, dilatate da una semplice azione muscolare come il sorriso, si divaricano e non tornano più nello stato precedente.

Non si tratta più di micro rughe, ma di rughe vere e proprie, scatenate dalla mancanza di idratazione (ambiente secco, pelle non idratata), e dai movimenti facciali. Per questo è assolutamente necessario mantenere la pelle sempre idratata. Poche ore di secchezza possono bastare per non poter tornare più indietro.

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